Giallo sulla morte di Aurora, una ragazza di 13 anni deceduta a Piacenza il 25 ottobre, dopo essere caduta dal tetto del suo palazzo. Un indagato per omicidio volontario è il suo ex fidanzato di 15 anni. La sorella di Aurora, di 22 anni, ha accusato direttamente il ragazzo, affermando sui social che è stato lui a spingerla giù, negando che Aurora fosse pazza o depressa. Ha descritto Aurora come un’ennesima vittima di violenza, sostenendo che l’ex fidanzato fosse ossessionato da lei e avesse mostrato in passato comportamenti problematici.
Compagni di scuola di Aurora sono rimasti sconvolti dalla notizia e hanno richiesto supporto psicologico. Il dirigente scolastico, Monica Ferri, ha confermato che sono previsti interventi per aiutare gli studenti a gestire il lutto. Gli amici si sono radunati sotto casa di Aurora, portando palloncini bianchi e raccontando che la ragazza stava pianificando un viaggio a Parigi con la madre.
L’avvocato del 15enne, Ettore Maini, ha confermato che il ragazzo è accusato di omicidio, sottolineando che l’interrogatorio è stato un atto necessario. Il giovane è stato interrogato a lungo dai carabinieri. Le indagini proseguono, ma nella zona non ci sarebbero telecamere di sorveglianza; gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze dai vicini. Sembra certo che il ragazzo fosse con Aurora al momento della caduta e che abbia chiamato i condomini per chiedere aiuto.
Il ragazzo ha dichiarato che si è trattato di un incidente, ma alcune fonti riportano anche che avrebbe detto che potrebbe essere stato un gesto volontario. Le indagini sono ancora in corso e si svolgono nel massimo riserbo. La sorella di Aurora ha concluso il suo sfogo ricordando la bellezza e l’intelligenza della sorella, affermando che l’amore per lei durerebbe per sempre, sottolineando la triste realtà di un femminicidio e l’ombra di violenza su giovani vite.