Il mio gatto è risultato positivo alla FIV, il Virus dell’immunodeficienza Felina, una malattia che compromette il suo sistema immunitario, rendendolo più vulnerabile a infezioni e malattie. All’inizio la FIV può essere asintomatica, ma col tempo possono manifestarsi sintomi come febbre, calo dell’appetito o ingrossamento dei linfonodi. La trasmissione avviene principalmente tramite morsi, in particolare tra maschi non sterilizzati, durante combattimenti territoriali, o durante l’accoppiamento. Anche se non esiste una cura per la FIV, è possibile gestire la condizione con attenzioni adeguate.
L’aspettativa di vita del gatto con FIV può variare. I gatti che vivono in casa o in piccoli gruppi tendono ad avere una vita più lunga e sana rispetto a quelli in colonie o gattili, dove sono più esposti a infezioni. La sterilizzazione è cruciale, poiché i gatti non sterilizzati hanno spesso comportamenti rischiosi che aumentano il rischio di contagio. L’alimentazione gioca un ruolo importante; una dieta di alta qualità aiuta a mantenere il sistema immunitario forte. È consigliabile fare una profilassi antiparassitaria regolare e, se necessario, usare integratori specifici come probiotici o citochine per supportare la salute immunitaria.
La gestione della FIV richiede attenzione e cura costante. È fondamentale evitare l’uso di corticosteroidi, poiché possono abbassare ulteriormente le difese immunitarie del gatto. Sfortunatamente, non ci sono vaccini efficaci per prevenire l’infezione da FIV; l’unica prevenzione è sterilizzare i gatti maschi fin da giovani per ridurre i contatti pericolosi. È importante anche limitare l’uscita del gatto in ambienti a rischio, specialmente in contesti rurali.
Comprendere e affrontare la FIV è una sfida, ma con le giuste informazioni e cure, è possibile garantire al gatto una vita di qualità e serena. È essenziale rimanere informati, monitorare la salute del micio e adattare le cure alle sue necessità specifiche, creando un ambiente protetto e amorevole.