6 C
Roma
venerdì, 17 Gennaio, 2025
HomePoliticaÈ il giorno del giudizio, cosa si rischia

È il giorno del giudizio, cosa si rischia

La sentenza del processo Open Arms è attesa oggi, 20 dicembre 2024, con l’accusa che richiede sei anni di carcere per Matteo Salvini, allora ministro dell’Interno. Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver bloccato, nell’agosto del 2019, lo sbarco di 147 migranti dalla nave dell’ong spagnola. Durante la requisitoria, il Procuratore aggiunto di Palermo, Marzia Sabella, ha chiesto la condanna sottolineando l’importanza di difendere non solo i confini nazionali, ma anche i “confini del diritto” e la vita umana in mare. Secondo l’accusa, le scelte di Salvini provocarono un “caos istituzionale”, mettendo in difficoltà la Guardia costiera. La pubblica accusa ha rimarcato che la gestione degli sbarchi era sotto la diretta responsabilità di Salvini, evidenziando che la sua decisione di negare il porto sicuro ai migranti costituiva una violazione delle normative internazionali.

La difesa ha chiesto l’assoluzione, sostenendo che i migranti furono assistiti e che Open Arms non volle fare sbarcare i migranti, complicando di fatto la situazione. L’avvocata Giulia Bongiorno ha contestato la narrazione dell’accusa, affermando che non esisteva la possibilità per il Ministro di ignorare le richieste degli Stati responsabili delle operazioni di soccorso e che Open Arms non aveva rispettato i suoi obblighi di spostarsi verso un porto sicuro. Secondo la difesa, non si può considerare un diritto il mantenimento in mare dei migranti per periodi prolungati mentre un porto era disponibile. Bongiorno ha inoltre messo in discussione le motivazioni degli eventi, suggerendo che ci sia stata una collaborazione premeditata tra gli scafisti e l’ong.

Salvini ha dichiarato che, qualunque fosse il verdetto, avrebbe continuato a rimanere orgoglioso delle sue azioni in difesa del Paese. A ciò ha aggiunto che un’eventuale condanna sarebbe ritenuta una grave ingiustizia per l’Italia. L’udienza finale rispecchia le tensioni politiche attuali e le opinioni divergenti sulla gestione dei flussi migratori in Italia.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI