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mercoledì, 22 Gennaio, 2025
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Dramma amianto, la battaglia: giustizia e prevenzione

Durante una diretta su ONA TV, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha ospitato un importante dibattito sulla difficile battaglia contro l’amianto. L’asbesto, un materiale ampiamente utilizzato nelle costruzioni, ha avuto un impatto devastante sulla salute. L’avvocato Ezio Bonanni, esperto e difensore delle vittime, ha condiviso la dolorosa esperienza di chi è stato esposto all’amianto, evidenziando che il materiale, nonostante i noti pericoli, è stato utilizzato per lungo tempo in vari contesti. Le malattie causate dall’amianto, come il mesotelioma pleurico e altri tumori, non solo minacciano la vita, ma provocano anche disabilità gravi e invalidità permanenti.

Un punto cruciale emerso dalla trasmissione è stato l’importanza delle bonifiche e della prevenzione. Il dott. Cianciosi ha spiegato come l’esposizione possa verificarsi in diversi ambienti, come luoghi di lavoro, scuole e abitazioni, e l’importanza di un monitoraggio continuo della salute per chi è stato in contatto con l’asbesto. È essenziale identificare eventuali patologie che potrebbero developparsi anni dopo l’esposizione.

La criminologa Melissa Trombetta ha fornito un’analisi giuridica e sociale del fenomeno, evidenziando che l’amianto rappresenta non solo un problema di salute, ma anche un grave crimine ambientale. Ha sottolineato che le istituzioni e le aziende spesso non hanno adottato le misure necessarie per proteggere lavoratori e cittadini, esponendoli a rischi mortali.

Moderato dalla giornalista Renzopaoli, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti e testimoni impegnati nella sensibilizzazione contro l’amianto. Tuttavia, nonostante gli sforzi per eliminare l’amianto, si è discusso della lentezza delle operazioni di bonifica e dei persistenti rischi di esposizione in molte aree del Paese.

L’incontro si è concluso con un appello alla sensibilizzazione e al rafforzamento delle politiche di sicurezza sul lavoro, oltre alla necessità di interventi di bonifica per garantire un futuro sicuro alle generazioni a venire e rendere giustizia alle vittime di questo “killer silenzioso”. L’urgenza di aumentare la consapevolezza e proteggere la salute è più evidente che mai, poiché molte persone continuano a soffrire per le conseguenze dell’amianto, spesso senza il giusto riconoscimento per la loro lotta.

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