Liam Payne, ex membro degli One Direction, è tragicamente scomparso all’età di 31 anni a seguito di una caduta dal terzo piano di un hotel a Buenos Aires. La sua morte ha scioccato il mondo musicale, e nei giorni successivi sono emersi dettagli sul periodo che ha preceduto l’evento. Secondo i tabloid britannici, pochi giorni prima del decesso, Payne avrebbe ricevuto una comunicazione via mail dalla Universal Music, la sua casa discografica, che ha deciso di rescindere il contratto a causa di difficoltà professionali, tra cui il congelamento del suo secondo album e le dimissioni del suo addetto stampa. La Universal ha reso omaggio a Payne con un messaggio sui social, esprimendo il proprio cordoglio e ricordando il suo impatto nella musica.
Anche gli ex membri degli One Direction hanno manifestato pubblicamente il proprio dolore, ritenendosi devastati dalla perdita di un amico e collega. Fonti vicine al cantante hanno rivelato che Payne stava affrontando un grave disagio personale. La sua fidanzata, l’influencer Kate Cassidy, lo avrebbe lasciato in Argentina per tornare negli Stati Uniti, mentre l’ex fidanzata Maya Henry aveva avviato una causa legale contro di lui per contatti indesiderati dopo la loro separazione. Queste difficoltà personali, unite ai problemi con la carriera musicale, avrebbero contribuito al suo crollo emotivo e psicologico.
Le autorità argentine hanno confermato che Payne era in uno stato di crisi psicotica, indotto dall’abuso di droghe e alcol al momento della sua morte. Testimoni hanno descritto scene drammatiche nella sua stanza d’hotel, dove il cantante avrebbe distrutto il locale prima di cadere. Le prime analisi hanno stabilito che la morte è avvenuta per politraumatismi, ma si attendono ulteriori esami tossicologici per chiarire la dinamica esatta dei fatti. La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande tristezza e ha acceso riflessioni sulla vita privata e le pressioni del mondo dello spettacolo.