L’agricoltura europea riveste un ruolo cruciale nell’economia dell’Unione e nella sua identità culturale. Le donne, in particolare, giocano un ruolo significativo nel promuovere la sostenibilità e l’innovazione nei territori rurali.
Al termine del progetto “Agrinet4women”, cofinanziato dall’Unione europea, la presidente di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni, ha evidenziato l’importanza dell’apporto femminile nel settore agricolo. Durante l’evento, otto imprenditrici italiane hanno condiviso le loro esperienze, dimostrando come siano in grado di coniugare tradizione e innovazione per affrontare le sfide attuali.
Nel corso dell’incontro, Nicola Gherardi di Confagricoltura ha discusso le problematiche che il settore agricolo deve affrontare, come i cambiamenti climatici e le dinamiche geopolitiche che minacciano il budget della PAC. Egli ha sottolineato la necessità di mantenere la competitività e la sicurezza alimentare, pur essendo preoccupato per l’attenzione crescente dei Paesi membri verso le questioni nazionali.
Giulia Lucertini dell’Università IUAV di Venezia ha fatto presente che, secondo il report dell’IPCC, i cambiamenti climatici incidono in modo crescente sull’agricoltura. Le donne, spesso più propense all’innovazione e alla sostenibilità, sono protagoniste di pratiche agricole più responsabili.
Confagricoltura Donna ha posto l’accento sulla ricerca come levatrice di sviluppo nel settore agricolo, puntando ad avvicinare i giovani a indirizzi di studio scientifici, in particolare le donne, che sono ancora sottorappresentate in ambiti come scienza e tecnologia.
I dati indicano che le donne costituiscono circa il 32% delle imprese agricole italiane nel 2024, superando la media europea. Sebbene la rappresentanza femminile stia crescendo, persistono comunque disparità significative nel settore imprenditoriale.