palazzo boncompagni bologna


palazzo boncompagni bologna
palazzo boncompagni bologna

Una bella occasione per visitare alcuni luoghi dove si è scritta la storia di Bologna come nel palazzo appartenuto a Papa Gregorio XIII (inventore del calendario utilizzato in tutto il mondo occidentale), ossia Palazzo Boncompagni che presenta al suo interno opere di autori come Guido Reni e Jacopo Barozzi, detto “Il Vignola”. E ancora, l’opportunità di ammirare l’abitazione del grande direttore d’orchestra Francesco Pradelli e la sua collezione di arte italiana barocca. Sono diverse le proposte che il territorio metropolitano bolognese offre per la XIV Giornata Nazionale delle Dimore Storiche, in programma domenica 26 maggio. Per l’occasione, l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) – Emilia Romagna aprirà al pubblico: Palazzo Boncompagni e Palazzo Bentivoglio a Bologna e Villa Marana a Castenaso.

“La Giornata Nazionale rappresenta un momento di festa privilegiato per fare conoscere a tutti i cittadini le nostre splendide Dimore Storiche, mettendo in evidenza il ruolo che ricoprono per le comunità di riferimento, sia sotto il profilo culturale che economico e sociale” commenta Beatrice Fontainepresidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. “Oltre ad essere il più vasto museo diffuso in Italia, come testimoniato dalle oltre 8.200 strutture private abitualmente aperte al pubblico, le Dimore Storiche delineano una delle più estese industrie culturali del Paese in quanto generano economia e valore sociale in tantissime filiere come quella del turismo, dell’artigianato e del restauro. La loro distribuzione capillare nei capoluoghi di provincia ma soprattutto al di fuori delle grandi città può fungere da stimolo per una rinnovata vitalità dei piccoli centri, garantendo un ritorno positivo per le attività produttive locali”.

I dati, infatti, non mentono: il 28% delle Dimore Storiche si trova in Comuni sotto i 5.000 abitanti – che costituiscono il 70% dei Comuni italiani –, mentre oltre la metà (54%) è situata nei centri abitati con meno di 20.000 abitanti ed il 31,3% in aree periurbane o al di fuori delle città.

“Quest’anno le Dimore Storiche aperte al pubblico per la Giornata Nazionale interessano sia grandi centri abitati, come nel caso di Bologna, sia piccoli comuni o borghi dove la Dimora diventa il principale volano di attrazione turistica. Si tratta di un turismo esperienziale sempre più in crescita in Emilia-Romagna” commenta Beatrice Fontaine. “Tutto questo ha ricadute importanti sulla ristorazione e sulle attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni. Il ruolo delle Dimore Storiche è quindi sempre più importante nell’economia locale dei singoli territori”.

La Giornata Nazionale delle Dimore Storiche, giunta quest’anno alla XIV edizione, è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, che nell’Area Metropolitana di Bologna aprirà le porte dell’Atelier Tulio Vietri (Bologna), la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Ministero della Cultura. Media partner dell’evento sono TGR RAI Pubblica Utilità.

È necessario prenotare la propria visita per recarsi alla dimora prescelta. Visita il sito https://www.associazionedimorestoricheitaliane.it/giornatanazionale2024/ per maggiori informazioni.



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