Per molti giovani, quella notte nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo (Ancona) doveva essere un evento memorabile. Tutti erano in attesa del rapper Sfera Ebbasta, ma l’atmosfera si trasformò in caos con l’uso di uno spray urticante, causando fuggi fuggi e un tragico crollo di una balaustra, che portò alla morte di sei persone: sei giovani tra cui Emma Fabini e Asia Nasoni di 14 anni, Benedetta Vitali e Mattia Orlandi di 15 anni, Daniele Pongetti di 16 anni ed Eleonora Girolimini, madre di quattro figli. Quest’anno segna il sesto anniversario della tragedia avvenuta tra il 7 e l’8 dicembre 2018.
Fazio Fabini, padre di Emma, esprime il desiderio di chiudere la ferita del dolore con l’ingiustizia legata al processo: “Vorremmo che lo Stato concludesse questo processo prima che tutto vada in prescrizione”. La sentenza di primo grado ha sorpreso i familiari delle vittime, che hanno visto alcuni imputati condannati per falsità ideologica, ma assolti dall’omicidio colposo e dal disastro. Fabini e gli altri familiari puntano a ottenere giustizia anche riguardo alla sicurezza del locale. “L’8 dicembre rimane un giorno molto difficile e la recente decisione ci ha lasciati sconvolti”, afferma Fabini.
La situazione legale è complessa: mentre molti degli accusati della fuga di massa sono stati condannati, la mancanza di collegamenti diretti tra le condanne e le morti ha lasciato i familiari insoddisfatti. Fabini osserva che senza l’autorizzazione della discoteca, nulla di tutto ciò sarebbe accaduto. Parallelamente a queste preoccupazioni, l’anniversario sarà anche un modo per mantenere vivo il ricordo di Emma. Il suo amore per la scrittura sarà celebrato con il lancio del libro “Oddio sono un topo”, una storia che aveva scritto a dieci anni, illustrata e dedicata alla sua memoria. Questo segue il precedente volume “I ricordi non salvano le lacrime”, raccogliendo i suoi testi e ispirando un premio letterario per giovani autori. La storia di Emma continua così a vivere, per non dimenticare e per trasformare il dolore in ricordo.