“Apriti mare e lasciali passare”. Così recita uno degli striscioni presenti alla manifestazione promossa a piazza Venezia dalla Cgil insieme ad associazioni di tutta Italia per esprimere il dissenso nei confronti del decreto Cutro e dare voce a chi contesta gli interventi del governo sui migranti. Una mobilitazione che vuole affrontare il futuro “effetto dell’aumento di situazioni di irregolarità ed esclusione anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale”.
Così come ribadito da un referente del Movimento migranti rifugiati di Caserta durante il sit in: “Sappiamo che si vota per smantellare la protezione speciale: per noi è uno schiaffo. Noi vogliamo dire no a questo decreto. Il Governo vuole votare una legge disumana, vogliamo permesso di soggiorno e protezione speciale per tutti. Ridare la possibilità per rilanciare Italia e l’economia di questo paese. Noi amiamo questo Paese, il governo deve fermarsi, è nostro diritto il permesso di soggiorno, ci dà la possibilità di vivere con dignità”. Tra le associazioni presenti anche A Buon Diritto, Arci, ActionAid, Emergency, Legambiente, Libera, Open Arms e Oxfam Italia.
“Basta morti in mare” e “non sono d’accordo” i due hashtag che sui social accompagnano il sit in, mentre in piazza a far passare il messaggio ci pensano striscioni e cartelloni esposti dai manifestanti: “Cutro non dimenticheremo, documenti per tutti, no al decreto Meloni”; “Diritto di partire, diritto a restare”, “No allo smantellamento del sistema di accoglienza”; “Vogliamo la pace perché conosciamo la guerra”; “Non siamo invisibili”; “Per arrivare in Italia…280mila domande solo 88mila quote”. “Grandi bugie – ‘La protezione speciale è solo italiana’, 18 Paesi UE hanno forme di protezione complementare; “Eliminata la protezione speciale, eliminati i diritti!”.