Novak Djokovic ha commentato il caso di Jannik Sinner, che ha ricevuto una squalifica di tre mesi per doping legato al Clostebol, a seguito di un accordo tra il tennista italiano e la Wada. Djokovic ha espresso la sua opinione sul fatto che i giocatori di alto livello possano influenzare l’esito di tali processi grazie all’accesso a grandi avvocati, sottolineando l’innocenza di Sinner e di Iga Swiatek. Ha affermato che la sospensione di Sinner è il risultato di errori e negligenze di alcuni membri del suo team, i quali continuano a lavorare nel circuito.
Djokovic ha rivelato che molti giocatori, con cui ha parlato, non sono soddisfatti del processo e ritengono che ci sia stato favoritismo. Ha esposto che un’evidente ingiustizia emerge dal trattamento riservato a Sinner rispetto ad altri casi di doping nel tennis. Ha citato le esperienze di Simona Halep e Tara Moore, che hanno lottato a lungo con le loro situazioni di sospensione.
Concludendo, Djokovic ha sottolineato la necessità di rivedere il sistema attuale, poiché non sembra funzionare correttamente. Ha esortato a prendere provvedimenti per migliorare la gestione dei casi di doping, considerando che ci sono stati degli squilibri nel modo in cui diversi tennisti sono stati trattati. La sua posizione riflette una preoccupazione diffusa tra i giocatori riguardo all’equità e alla trasparenza nel trattamento delle violazioni del regolamento antidoping.