Un acceso confronto ha avuto luogo tra il sindaco di Milano, Beppe Sala, e il rapper Fedez. Durante un freestyle a Real Talk, Fedez ha criticato aspramente la gestione della sicurezza nella città, affermando che "Milano brucia, uno stupro ogni venti ore" e definendo Sala "un influencer con la fascia tricolore". Queste frasi hanno provocato una reazione immediata da parte del sindaco, il quale, rispondendo a un evento pubblico, ha dichiarato di non ritenere il rapper una figura che contribuisca alla sicurezza di Milano.
La polemica ha generato dibattito tra i cittadini. Da un lato, c’è chi difende Sala, accusa Fedez di lamentarsi senza proporre soluzioni concrete. Dall’altro, molti vedono nelle parole del rapper un’espressione del disagio di numerosi milanesi sui problemi di sicurezza.
Fedez, non volendo restare in silenzio dopo la replica di Sala, ha risposto attraverso Instagram, affermando: "È il tuo lavoro, non il mio". Questa affermazione ha acceso ulteriormente il dibattito, coinvolgendo un vasto pubblico sui social media e attirando l’attenzione dei media.
Oltre alla critica alla politica locale, il freestyle di Fedez ha toccato anche questioni personali, come la sua relazione con l’ex moglie Chiara Ferragni, i suoi problemi di salute e il controverso legame con Luca Lucci, un capo ultrà del Milan. Il rapper ha anche attaccato il giornalismo italiano, accusandolo di concentrarsi su aspetti irrilevanti della sua vita, dire che la priorità del paese sia “farsi i c***i di Fedez”.
Il confronto fra Sala e Fedez ha polarizzato l’opinione pubblica, sollevando interrogativi su come i leader politici e le figure pubbliche affrontano le questioni critiche riguardanti la sicurezza e il benessere dei cittadini. La diatriba ha reso evidente le diverse percezioni e aspettative tra i cittadini e le autorità riguardo alla sicurezza pubblica e alla loro responsabilità nella sua gestione.