Pomeriggio di disagi per i pendolari lombardi a causa di un guasto a un convoglio alla stazione di Milano Lancetti, avvenuto il 13 gennaio. L’incidente ha causato una paralisi del passante ferroviario, con ritardi fino a 90 minuti, cancellazioni e variazioni di capolinea su diverse linee suburbane e regionali. Nonostante Trenord abbia comunicato che il problema è stato risolto, la riprogrammazione del servizio è risultata complicata.
Il guasto ha avuto un impatto significativo sulle linee Saronno-Lodi, Varese-Treviglio, Mariano Comense-Milano Rogoredo e Novara-Milano, mentre anche i convogli regionali diretti a Pavia, Brescia, Cremona, Bergamo e Lecco hanno subito ritardi. I viaggiatori di aree come Varese, Novara, Melegnano, Pioltello e Albairate hanno affrontato corse cancellate e attese prolungate. Per alleviare la situazione, Trenord ha attivato autobus sostitutivi, ma i disagi continuano a essere elevati. Sebbene i tecnici abbiano risolto il problema, i pendolari chiedono interventi strutturali e una maggiore manutenzione.
Molti pendolari si dicono esasperati e lamentano che i continui disservizi non rispettano i loro diritti, considerando inaccettabile che si verifichino problemi gravi sulla rete ogni settimana, nonostante gli abbonamenti costosi. Questo guasto è solo l’ultimo di una serie di problemi nel trasporto ferroviario lombardo; ad esempio, il sabato precedente un guasto al pantografo di un treno ad alta velocità presso la stazione di Milano Centrale aveva già causato disagi nell’intera Italia.
Il passante ferroviario milanese ha dimostrato di essere un punto critico, con guasti simili verificatisi anche nei mesi di giugno e dicembre dello scorso anno. In questo avvio del 2025, i pendolari si trovano quindi ad affrontare una situazione tragica. La rete ferroviaria sembra non rispondere adeguatamente alle esigenze quotidiane di chi la utilizza per motivi di lavoro o studio, alimentando un clima di frustrazione tra gli utenti. La situazione resta in aggiornamento, ma le richieste di maggiore efficienza e manutenzione da parte dei pendolari si fanno sempre più pressanti.