Martedì primo ottobre, circa un centinaio di ciclisti si sono riuniti davanti a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale della Lombardia, per protestare contro le infelici dichiarazioni di Vittorio Feltri, consigliere di Fratelli d’Italia e direttore editoriale de Il Giornale. Feltri aveva recentemente affermato di apprezzare i ciclisti “solo se investiti”, suscitando indignazione tra le associazioni di mobilità sostenibile e sicurezza stradale.
I manifestanti hanno organizzato un flash mob, posizionando le proprie biciclette e sdraiandosi a terra per simboleggiare le numerose vittime degli incidenti stradali. La protesta ha ricevuto il sostegno di diversi esponenti del centrosinistra, tra cui Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd in Regione, che ha definito le parole di Feltri un insulto alle vittime e a chi ne soffre. Majorino ha annunciato di voler presentare una mozione urgente per chiedere le dimissioni di Feltri dal Consiglio.
La manifestazione ha visto anche l’intervento di Paolo Pozzi, padre di una vittima di incidente stradale, che ha condiviso il suo dolore personale. Pozzi ha descritto le dichiarazioni di Feltri come sconcertanti e ha criticato un contesto politico che non affronta le problematiche legate agli incidenti, ma che crea conflitti. Ha raccontato la storia di sua figlia Lucia, morta nel 2004 in un incidente mentre tornava a casa in bicicletta.
La manifestazione si è chiusa con un comune appello alle istituzioni lombarde affinché vengano adottate misure concrete per migliorare la sicurezza stradale e promuovere una cultura del rispetto per tutti gli utenti della strada, specialmente per i ciclisti. Gli organizzatori hanno dichiarato di non arrendersi di fronte alle offese di Feltri, affermando che la mobilità sostenibile rappresenta una conquista culturale e civile che deve essere protetta, non ostacolata da dichiarazioni irresponsabili.
In conclusione, il sit-in ha evidenziato le preoccupazioni per la sicurezza stradale e il sostegno crescente per una mobilità più sostenibile in Lombardia, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco tra tutti gli utenti della strada.