La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha smentito le voci su un suo possibile ritiro a causa di questioni legali, definendo tali affermazioni “surreali”. In un colloquio con l’agenzia Ansa, ha sottolineato di essere occupata in una riunione a Milano e di non avere commenti riguardo alle sue presunte dimissioni. La questione è emersa dopo un incontro a pranzo tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dove si è discusso anche della posizione di Santanchè.
La Russa, figura influente di Fratelli d’Italia, il partito di cui fanno parte sia Meloni che Santanchè, ha messo in evidenza la difficile situazione della ministra, rinviata a giudizio per falso in bilancio il 17 gennaio, insieme ad altre 15 persone, per il caso legato alla gestione della casa editrice Visibilia, di cui era proprietaria.
Oltre a questo caso, Santanchè è anche coinvolta nel fallimento di Ki Group, un’azienda del settore biologico di cui è stata amministratrice fino al 2021, che ha registrato un deficit di 8,6 milioni di euro e per la quale è accusata di bancarotta fraudolenta. Mentre le voci di un possibile cambio al ministero del Turismo si fanno strada, Meloni sembra esaminare la situazione e valutare un possibile sostituto, con il nome di Gianluca Caramanna tra le ipotesi. La tensione politica attorno alla ministra si intensifica, soprattutto in relazione alle indagini in corso.