Il caso di Jannik Sinner è tornato al centro dell’attenzione dopo la recente sospensione di Iga Swiatek per doping. Sinner sta aspettando il processo al Tas riguardo le accuse di doping, con la Wada che ha presentato ricorso dopo una sentenza iniziale che lo dichiarava innocente. I problemi per Sinner sono nati da una contaminazione avvenuta durante un massaggio, in cui è stata trovata l’ormone Closterbol, una sostanza vietata.
Dopo la sospensione di Swiatek, numero 2 del mondo, si è creato un parallelo tra le due situazioni. Swiatek è stata trovata positiva a un controllo antidoping lo scorso agosto per una bassa concentrazione di trimetazidina, una sostanza vietata. La sua contaminazione è stata riconosciuta come evidente, derivando dall’assunzione di melatonina acquistata in Polonia, che conteneva ingredienti non specificati sull’etichetta. Per questo motivo, è stata inflitta a Swiatek una sanzione ridotta a un mese, rispetto ai due anni normalmente previsti.
Le differenze tra i due casi risiedono principalmente nella motivazione dietro le contaminazioni. Mentre Swiatek è stata considerata colpevole di negligenza diretta, nel caso di Sinner si parla di una contaminazione indiretta, che ha portato a una valutazione di assenza di colpa. Inoltre, le sostanze coinvolte sono differenti: Sinner con il Closterbol e Swiatek con trimetazidina.
Il processo della Wada sul caso di Sinner avrà luogo a febbraio e non è detto che la decisione del Tas annulli la sentenza di primo grado; al contrario, riesaminerà tutte le prove. Se Sinner riuscirà a dimostrare nuovamente la sua innocenza, non ci saranno sanzioni, come stabilito in primo grado. Tuttavia, se dovesse essere condannato, la squalifica potrebbe variare da 12 a 24 mesi.
La Wada ha già presentato la sua memoria di appello, mentre ora è il turno di Sinner. Il processo di appello è atteso per febbraio, e la sentenza finale potrebbe arrivare verso la fine del mese, ma ci sono possibilità di un rinvio a causa degli impegni sportivi di Sinner.