Il 14 gennaio negli Stati Uniti, sulla piattaforma Peacock, verrà rilasciato il documentario “Diddy: The Making Of A Bad Boy”, che esplora l’ascesa e la caduta del noto magnate della musica, Diddy. Con una durata di 90 minuti, il documentario include video esclusivi e testimonianze significative. L’avvocatessa Lisa Bloom, che assiste le vittime del produttore, descrive il documentario come una cronaca della “trasformazione di un mostro”.
Il filmato racconta i primi anni di Diddy e il suo percorso di evoluzione, passando da Puffy a Diddy, e offre nuove informazioni sulle forze che hanno contribuito a formare la sua persona. Il documentario presenta anche immagini inedite che mostrano Diddy mentre si diverte, sia a casa che in studio, oltre a dettagli inquietanti sul suo mondo.
Tra le frasi più scioccanti rivelate nel trailer ci sono affermazioni inquietanti sulle feste a cui partecipava Diddy. Una testimonianza afferma che “ogni volta che uno studio o una stanza ha una luce rossa accesa significa che lui sta facendo sesso”, e menziona la presenza di ragazze minorenni. Altre dichiarazioni raccontano di eventi “squallidi” a cui era necessario avere accesso esclusivo per partecipare. Un testimone ha osservato che Diddy credeva che il rispetto potesse essere guadagnato attraverso la paura e ha aggiunto: “Non volevo stargli vicino, a meno che non ci fossero telecamere”. L’ultima affermazione, particolarmente allarmante, riporta che alcuni avrebbero detto: “Potevano farmi a pezzi e vendermi a chiunque”.
Diddy ha sempre sostenuto la sua innocenza di fronte alle accuse e attualmente attende il processo, fissato per il 5 maggio. Il documentario offre uno sguardo profondo e inquietante sulla vita e le azioni di una delle figure più controverse del settore musicale. Con l’uscita di “Diddy: The Making Of A Bad Boy”, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare aspetti nascosti e certamente controversi della vita di Diddy, abbinati a materiali visivi e racconti diretti dei suoi contemporanei.