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domenica, 16 Febbraio, 2025
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Di cosa tratta il servizio

Report ha recentemente trasmesso un’inchiesta dedicata a Marcello Dell’Utri, figura storica legata a Silvio Berlusconi e ex senatore di Forza Italia e del Popolo della Libertà. La trasmissione è stata duramente criticata da Marina Berlusconi, figlia di Silvio, che l’ha definita “pattume mediatico giudiziario”, annunciando un ricorso legale contro quello che ha descritto come un esercizio di “pseudo-giornalismo”.

Il servizio, della durata di quasi 90 minuti, tratta del legame tra Dell’Utri e Berlusconi, menzionando le indagini sulla mafia e le stragi del 1993-1994. Secondo Report, emergono nuove rivelazioni sull’immenso flusso di denaro tra Berlusconi e Dell’Utri, con un’importante somma in esame che supera i 100 milioni di euro, e un vitalizio mensile di 30 mila euro. Le domande sollevate riguardano il motivo di tali transazioni: gratitudine personale o compenso per la protezione dalle indagini sulla mafia?

In aggiunta, la trasmissione riporta che all’inizio della carriera politica di Berlusconi, il suo gruppo imprenditoriale era gravato da debiti per oltre 9 mila miliardi di lire. L’inchiesta ricorda anche un’intervista a due giornalisti francesi che, poco prima dell’omicidio di Paolo Borsellino, cercavano informazioni su Berlusconi.

Marina Berlusconi ha risposto alle accuse ribadendo che le insinuazioni di collegamenti tra il padre e la mafia sono vecchie e infondate, già archiviati dai tribunali di Palermo, Caltanissetta e Firenze. Ha sottolineato i contributi di Berlusconi nella lotta contro la mafia, citando le leggi e le normative approvate durante i suoi governi. Ha inoltre criticato il modo in cui Report ha affrontato il funerale del padre, accusandoli di mancanza di rispetto e di essere in un “delirio calunniatorio”.

Forza Italia ha espresso sconcerto, chiedendo che i vertici Rai intervengano per fermare ciò che considera un’aggressione mediatica. La nota del partito accusa Report di diffamare la storia e l’immagine di Berlusconi, mescolando elementi di indagini passate con l’attualità per influenzare negativamente l’opinione pubblica.

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha risposto alle critiche difendendo il lavoro della sua squadra e affermando che la trasmissione ha rispettato i principi giornalistici.

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