Ignazio La Russa ha concluso il convegno ‘Alleanza Nazionale. A 30 anni dalla nascita della destra di governo’, sottolineando che il successo del ’93 è stato attribuibile all’onestà dei padri fondatori, come Fini e Alessandra Mussolini, piuttosto che solo alle loro idee. La questione morale era centrale e la popolazione ha votato per coloro che rappresentavano valori di integrità. Ha reso omaggio a figure storiche come Almirante, Romualdi e Tatarella, evidenziando che senza di loro non ci sarebbe stata la destra moderna.
Ha poi menzionato Meloni, rimarcando come la sua leadership nel rifiutare un suo slogan, optando per ‘a testa alta’, abbia indicato una continuità di carattere e visione per il futuro. La Russa ha evidenziato l’importanza di guardare ai tempi presenti e passati con orgoglio.
Il Presidente del Senato ha fatto riferimento a momenti storici della destra italiana, riconoscendo che ci sono stati molti “sliding doors” nel passato. Ha citato Pertini, evidenziando la necessità di lottare per ciò che sembra impossibile e come nel ’72, dopo i congressi del Msi, si fosse formata una coesione tra differenti correnti della destra italiana, richiamando monarchici e antifascisti bianchi. La Russa conclude con l’idea che la destra ha sempre avuto un’identità propria, integrando diverse anime e posizioni nella sua evoluzione storica.