“Siamo molto arrabbiati e delusi”. Lorenza, madre di una studentessa del liceo scientifico di Acri, esprime il suo disappunto per il caso di ‘deepfake’ sessuali che ha coinvolto centinaia di ragazzi. Sono circolate circa 1200 foto di adolescenti modificate con Intelligenza Artificiale su rete e social, specialmente su Telegram.
La donna racconta di aver ricevuto venerdì scorso una chiamata dalla figlia in lacrime, che le ha rivelato l’esistenza di foto di nudo modificate e diffuse online. Sebbene la figlia di Lorenza non sia tra le vittime, altre compagne di classe lo sono e si trovano in una situazione di profondo disagio. “Da quello che abbiamo appreso, queste foto sarebbero state messe in vendita su Telegram”, aggiunge. La situazione è emersa quando una ragazza ha scoperto, usando il cellulare di un presunto responsabile, alcune sue foto osé e screenshot modificati. Sono stati identificati almeno cinque ragazzi coinvolti, creando un clima di terrore tra le vittime, con nuove foto che continuavano a circolare.
Lorenza chiede un aiuto concreto da parte della scuola, ma l’istituto ha risposto che l’accaduto è avvenuto in orario extrascolastico e quindi non è responsabile. Nonostante siano stati convocati gli studenti accusati, non sono stati adottati provvedimenti e continuano a frequentare le stesse aule delle vittime. L’assenza di qualsiasi supporto morale da parte della scuola ha innescato proteste tra gli studenti. “Siamo molto arrabbiati e delusi”, dichiara Lorenza, evidenziando la necessità di una risposta istituzionale più seria.