Le azioni di Tesla stanno subendo un crollo a Wall Street, contribuendo a una significativa perdita del Nasdaq, che scende di oltre il 3%. Le vendite in Cina hanno registrato un crollo del 49% a febbraio, mentre l’export è diminuito dell’87%. Questo drastico calo ha messo in difficoltà Tesla, con solo 30.688 unità vendute. Al contrario, le aziende cinesi rivali, come Byd, continuano a prosperare, aumentando le loro vendite del 187% e consolidando una quota del 15% nel mercato delle auto elettriche. Se la tendenza attuale persiste, i ricavi di Tesla dalla Cina potrebbero calare drasticamente, passando dal 21% previsto per il 2024 a meno del 7% entro il 2030.
L’intero settore tecnologico è in crisi non solo per il calo di Tesla, ma anche per le recenti dichiarazioni di Donald Trump, che in un’intervista ha suggerito una possibile recessione negli Stati Uniti, innescando un’ondata di vendite sui mercati. Il Dow Jones ha perso l’1%, mentre il Nasdaq ha subito una flessione significativa. Le preoccupazioni riguardo le tensioni commerciali e i potenziali dazi sulle aziende americane come Tesla hanno alimentato l’incertezza tra gli investitori.
Anche le Borse europee risentono di questo clima negativo, con Francoforte in calo del 2%, seguita da Milano e Parigi. Le tensioni politiche ed economiche in Germania, in particolare le dichiarazioni relative a eurobond e spesa militare, aggiungono ulteriore instabilità. L’andamento futuro di Tesla e del Nasdaq dipenderà dalle strategie di Musk per migliorare le vendite in Cina e dalla politica commerciale statunitense.