Antonio De Lucia, Presidente della Società Italiana del Dottorato di Ricerca (Sidri), ha sottolineato l’importanza di arginare la precarizzazione nel campo della ricerca durante un’audizione al Senato. Secondo De Lucia, la qualità della ricerca è inversamente proporzionale alla precarizzazione: quindi, per migliorare la ricerca, è fondamentale combattere le condizioni precarie di lavoro. L’intervento si è svolto in sede di Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi parlamentari della 7ª Commissione, e riguardava il disegno di legge n. 1240, che si occupa di valorizzazione e promozione della ricerca, insieme agli altri disegni di legge nn. 148 e 1293, che presentano tematiche affini.
De Lucia ha evidenziato che la precarizzazione, un fenomeno sempre più diffuso, danneggia non solo i ricercatori ma anche la qualità complessiva della ricerca svolta in Italia. In tal senso, ha ribadito la necessità di attuare politiche che favoriscano stabilità occupazionale e garanzie per i giovani ricercatori. La ricerca di alta qualità e il suo sviluppo richiedono investimenti e un ambiente di lavoro sano, dove i ricercatori possano dedicare tempo e risorse a progetti a lungo termine, senza l’ansia di garantire la propria sopravvivenza economica giorno per giorno.
È stata quindi suggerita l’importanza di costruire un sistema di ricerca che premi il merito e la professionalità, anziché continuare a perpetuare situazioni lavorative precarie. De Lucia ha chiesto ai membri del Parlamento di considerare il ruolo dei dottorandi e dei ricercatori precari nel processo di sviluppo della ricerca e di fornire loro le stesse opportunità dei colleghi con contratti stabili. Solo così si potrà garantire un futuro promettente per la ricerca scientifica in Italia.
Il confronto avvenuto in Senato indica una crescente consapevolezza sui problemi afferenti la precarietà nel settore della ricerca e la necessità di interventi legislativi che possano attenuare questa situazione. De Lucia, dunque, ha invitato a considerare il problema con urgenza e a intraprendere azioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro dei ricercatori, nonché per promuovere una cultura della ricerca sostenibile e di alta qualità.