Scontro tra il Partito Democratico (Pd) e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, riguardo alla possibilità di un terzo mandato. Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato una legge che consente a De Luca di concorrere per un nuovo mandato, con 34 voti favorevoli. La legge, che modifica le disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della giunta regionale, recepisce la norma nazionale del 2004, creando di fatto le basi per un ipotetico terzo mandato per De Luca.
Tuttavia, il Pd ribadisce la sua posizione contraria: “Il voto del Consiglio regionale non cambia la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche”, dichiara Igor Taruffi, Responsabile Organizzazione nella segreteria nazionale del partito. Taruffi sottolinea che De Luca non sarà il candidato sostenuto dal Pd per le prossime elezioni regionali.
In risposta alla legge, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, esponente di Fratelli d’Italia, afferma che il governo impugnerà la legge approvata, ritenendola in contrasto con la normativa nazionale. Cirielli parla della questione come politico e non come esponente del governo, segnando le discrepanze tra la legge regionale e le norme nazionali.
Luca Zaia, governatore del Veneto, si esprime sulla questione dei mandati, affermando che non c’è alcuna ipotesi di modificare lo Statuto regionale per consentire un terzo mandato. Zaia chiarisce che al momento non esiste un progetto in tal senso, ma riconosce che ci sarebbero i tempi per un cambiamento a livello nazionale in vista delle elezioni future. Tuttavia, fa presente che il mantenimento del vincolo dei due mandati dovrà essere coerente anche negli anni a venire.
Evidenzia la situazione di altri governatori, tra cui De Luca e Emiliano, che non si ricandideranno, e avverte che se il vincolo non viene rispettato in futuro, ci sono rischi di incomprensioni e confusioni politiche. La questione dei mandati dei governatori rimane quindi centrale nel dibattito politico e legale italiano.