L’escalation dei dazi americani minacciati da Trump continua a colpire i mercati, con focus sul Canada. Il presidente ha annunciato che, a partire dal 12 marzo, i dazi su acciaio e alluminio per il paese vicino saliranno al 50%. Inoltre, ha avvertito che potrebbe mettere in crisi il settore automobilistico canadese. Le dichiarazioni di Trump hanno avuto un impatto negativo sui mercati finanziari, facendo scendere le borse, anche se non ai livelli drammatici del lunedì nero. Wall Street registra perdite, soprattutto il Dow Jones, e le borse europee chiudono in netto calo senza riuscire a rimbalzare. A Milano, il mercato ha perso l’1,38%, con Stellantis che ha subito la maggior flessione, perdendo il 5,22%, in risposta alle parole del presidente americano. Nonostante ciò, il titolo di Leonardo ha visto un aumento del 1,74% dopo l’aggiornamento del piano industriale. Le altre piazze finanziarie europee hanno avuto risultati negativi: Londra -1,21%, Parigi -1,31%, Francoforte -1,29%, e Madrid -1,69%. Nel frattempo, l’euro si sta rafforzando rispetto al dollaro, scambiandosi a 1,0925, un livello che non si vedeva dal luglio 2024. Questo contesto di tensioni commerciali e reazioni negative dei mercati continua a caratterizzare la situazione economica globale, con tematiche legate alla politica commerciale di Trump che influenzano significativamente le valutazioni degli investitori.