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lunedì, 10 Febbraio, 2025
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Davos, un futuro incerto: conflitti, clima ed economia sotto osservazione

I conflitti armati, la disinformazione e i rischi ambientali sono le principali minacce globali secondo la ventesima edizione del Global Risks Report del World Economic Forum. Il rapporto evidenzia una frammentazione crescente del panorama mondiale, caratterizzato da sfide geopolitiche, ambientali, sociali e tecnologiche che mettono a rischio stabilità e progresso. I rischi economici, sebbene meno immediati, rimangono una preoccupazione interconnessa con tensioni sociali e geopolitiche.

I conflitti tra Stati sono considerati il rischio principale per il 2025 da quasi un quarto degli intervistati, segnando un aumento delle tensioni geopolitiche. La disinformazione è identificata come il maggior rischio a breve termine, poiché può alimentare instabilità e ridurre la fiducia nelle istituzioni, ostacolando la cooperazione necessaria per affrontare le crisi attuali. A lungo termine, i rischi ambientali, inclusi eventi meteorologici estremi e perdita di biodiversità, sono in cima alla lista, seguiti dall’inquinamento, ritenuto una minaccia significativa anche nel breve termine.

Mirek Dušek commenta che le tensioni geopolitiche e la crisi climatica stanno mettendo alla prova il sistema globale come mai prima d’ora. Si sottolinea la necessità di promuovere collaborazione e resilienza per evitare un’ulteriore instabilità. Il rapporto, basato sulle opinioni di oltre 900 esperti intervistati nel 2024, dipinge un quadro cupo per il decennio a venire, con quasi due terzi degli intervistati che prevedono un panorama turbolento entro il 2035, soprattutto a causa di sfide ambientali, tecnologiche e sociali.

Le proiezioni a lungo termine indicano che i meccanismi di collaborazione subiranno pressioni crescenti. I rischi sociali come la disuguaglianza e la polarizzazione sono evidenziati come problematiche di grande rilevanza. L’aumento delle attività economiche illecite e dell’indebitamento rappresentano ulteriori vulnerabilità per l’economia globale.

Il rapporto conclude che è essenziale un’azione coordinata e collettiva per affrontare le crisi interconnesse, con un rinnovato impegno verso la cooperazione. Le divisioni crescenti richiedono una cooperazione globale efficace e la priorità deve essere data al dialogo e al rafforzamento dei legami internazionali. Questo decennio è cruciale per evitare instabilità e promuovere un futuro sostenibile e inclusivo.

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