Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson hanno vinto il Premio Nobel per l’Economia 2024 per i loro studi sull’impatto delle istituzioni sulla prosperità. Jakob Svensson, presidente del Comitato per il Premio in Scienze Economiche, ha sottolineato che “ridurre le enormi differenze di reddito tra i Paesi è una delle grandi sfide del nostro tempo”. Gli studi dei vincitori analizzano come la colonizzazione abbia modellato le istituzioni nei Paesi colonizzati, rivelando che quelle con un debole Stato di diritto non generano crescita economica. La ricerca dimostra che le istituzioni sociali hanno un ruolo cruciale nel promuovere prosperità duratura.
I tre premiati sono esperti di economia, con Acemoglu, nato nel 1967 a Istanbul e professore al MIT, e Johnson, britannico del 1963, anche lui al MIT. Robinson, nato nel 1960, insegna all’Università di Chicago. Il Premio Nobel per l’Economia è stato istituito nel 1968 dalla banca centrale svedese, distinta dagli altri premi Nobel assegnati dal 1901.
La settimana di assegnazione dei premi Nobel ha visto anche premi in altre categorie. Viktor Ambros e Gary Ruvkun hanno ricevuto il Nobel per la Medicina per la loro scoperta sul microRNA. Il Nobel per la Fisica è stato assegnato a John Hopfield e Geoffrey Hinton per il loro lavoro sulle reti neurali. Nel campo della Chimica, David Baker e il duo Hassabis-Jumper sono stati premiati per le loro ricerche sulla struttura delle proteine.
In letteratura, la sudcoreana Han Kang è stata premiata per la sua prosa poetica che affronta traumi storici e la fragilità della vita umana. Infine, il Nobel per la Pace è andato all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, che lavora per un mondo libero dalle armi nucleari e che rappresenta i sopravvissuti delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. La testimonianza degli Hibakusha è considerata fondamentale nella lotta contro l’uso di armi nucleari, e il comitato ha voluto onorare il loro impegno e sacrificio.
Questa edizione dei Nobel evidenzia sia il progresso nella ricerca scientifica che l’importanza del lavoro sociale e culturale per promuovere la pace e la prosperità globale.