Una dichiarazione di Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), ha scatenato un intenso dibattito politico e mediatico. Salis ha pubblicato un post sui social media dove definisce le occupazioni abusive come “l’unica vera politica per il diritto all’abitare” in Italia. Le sue parole hanno attirato critiche feroci, in particolare da Roberto Vannacci, eurodeputato leghista noto per le sue posizioni conservatrici. Vannacci ha risposto su Facebook, accusando la sinistra di avere priorità distorte e di incoraggiare l’illegalità, paragonando l'”identità di abitazione” all'”identità di genere”. Inoltre, ha proposto misure severe per sgomberare chi occupa abusivamente le abitazioni, sostenendo che la democrazia deve difendere i cittadini onesti e punire chi infrange la legge.
Le affermazioni di Vannacci hanno trovato eco tra i membri dei partiti di maggioranza. Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, ha sollecitato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, a dissociarsi dalle dichiarazioni di Salis, avvertendo che la partnership tra il PD e Avs potrebbe essere compromessa. Nel frattempo, Fratelli d’Italia ha presentato in Lombardia una mozione per richiedere il pignoramento dello stipendio di Salis per pagare il debito legato alla casa occupata abusivamente.
Salis, tuttavia, ha ribadito la sua posizione, sottolineando che “il diritto alla casa è un diritto fondamentale” e che le istituzioni non riescono a garantirlo. Ha dichiarato che continuerà a sostenere coloro che lottano per un tetto sopra la testa. In passato, Salis era già stata oggetto di critiche, anche da parte di giornalisti di centrodestra. Ad esempio, Pietro Senaldi l’aveva attaccata per aver vissuto in una casa occupata per anni.
La polemica attorno al tema delle occupazioni abusive continua a replicarsi, evidenziando come il dibattito sui diritti abitativi risvegli posizioni estremamente polarizzate all’interno del panorama politico italiano. La situazione sembra destinata a rimanere al centro dell’attenzione pubblica, con possibili ripercussioni sulle alleanze politiche e le future discussioni relative al diritto all’abitare.