Il femminicidio di Solero, avvenuto il 16 ottobre, ha come protagonista Giovanni Salamone, che ha ucciso la moglie Patrizia Russo con almeno sette coltellate. Dopo aver commesso l’omicidio, Salamone ha contattato i carabinieri per confessare il crimine. Durante le indagini, sono emersi dettagli inquietanti sulla relazione tra i coniugi. Patrizia Russo, 53 anni, originaria della Sicilia e insegnante di sostegno, aveva recentemente manifestato preoccupazione per la salute mentale del marito, preannunciando a un’amica che voleva affrontare il tema con il fratello.
Giovanni Salamone ha dichiarato agli inquirenti di sentirsi depresso e di avere dei debiti, ma ha affermato che la moglie lo rassicurava che la situazione non era grave e che avrebbero potuto affrontarla insieme. L’uomo, 61 anni, ha raccontato che la sera prima del delitto, la coppia aveva cenato insieme al fratello di Patrizia, discutendo della sua depressione e dei problemi finanziari. Salamone ha lamentato di non riuscire a dormire la notte precedente all’omicidio, mentre Patrizia si addormentò rapidamente.
Alle 5 del mattino del 16 ottobre, Giovanni ha preso un coltello e ha colpito la moglie, mentre lei si trovava ancora nel letto. Dopo aver compiuto l’azione, ha definito il gesto come una “sciocchezza”. La preoccupazione di Patrizia per la stabilità mentale del marito sembra essere stata fondata, dato che aveva confidato a un’amica che temeva potesse compiere atti autolesionistici. Salamone aveva mostrato segni evidenti di difficoltà emotive, come la depressione e la frustrazione.
La sua testimonianza rivela la tensione e il deterioramento della loro relazione, culminata in un tragico incontro. Nonostante le rassicurazioni di Patrizia, la situazione finanziaria difficile di Salamone e il suo stato emotivo instabile hanno portato a una violenza fatale. La dinamica complessa di debiti, depressione e segnali premonitori di allerta solleva interrogativi sulla prevenzione della violenza domestica e l’importanza di riconoscere e affrontare i segnali di allerta nelle relazioni.