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venerdì, 17 Gennaio, 2025
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Dal 2025, Naspi per chi si dimette: Novità sulla disoccupazione nella Manovra

Dal 1° gennaio 2025, la Naspi sarà accessibile anche ai lavoratori che si dimettono volontariamente dal lavoro, grazie a un emendamento alla Manovra 2025. Questo rappresenta un cambiamento significativo, poiché fino ad oggi la Naspi era riservata solo ai disoccupati involontari. Per ottenere l’indennità, sarà necessario maturare almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti la cessazione del contratto. Oltre alla contribuzione, è obbligatorio registrare la disponibilità immediata al lavoro presso il sistema informativo delle politiche del lavoro. L’indennità verrà erogata dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto lavorativo e durerà un periodo pari alla metà delle settimane contributive accumulate negli ultimi quattro anni.

L’estensione della Naspi ai lavoratori che si dimettono ha suscitato polemiche. Sindacati come Cgil e Uil temono che questa misura possa riattivare pratiche illegali come le dimissioni in bianco, che mettono a rischio i lavoratori. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha chiarito che l’intento dell’emendamento non è quello di promuovere tali pratiche, ma di garantire protezione anche in situazioni di dimissioni per assenza ingiustificata. Infatti, secondo il nuovo disegno di legge sul lavoro, un dipendente assente senza giustificazione per oltre 15 giorni può vedere risolto il proprio contratto. La nuova normativa, pur se complessa, permetterà a questi lavoratori di avere accesso alla Naspi.

La Manovra 2025 presenta anche altre misure a sostegno del lavoro e delle famiglie. Introduce infatti il Fondo dote famiglia, che rimborserà fino a 200 euro per attività sportive ed extrascolastiche per i figli di famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro, oltre a sgravi fiscali per le aziende che investono in beni strumentali e aumentano l’occupazione. Viene inoltre proposto un bonus per l’acquisto di elettrodomestici e incentivi fiscali come la flat tax per gli straordinari degli infermieri. Il governo intende migliorare il sistema produttivo anche tramite investimenti nelle Zone Economiche Speciali nel Sud e fornendo sgravi fiscali per le imprese che reinvestono i propri utili.

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