Le borse europee hanno aperto mercoledì 6 settembre in rialzo dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, seguita da una reazione positiva dei mercati finanziari. Gli investitori hanno accolto favorevolmente la vittoria del candidato repubblicano, che promette tagli fiscali, deregolamentazione e aumento dei dazi, misure che potrebbero stimolare la crescita economica negli Stati Uniti. I mercati statunitensi, come evidenziato dai futures su Wall Street, mostrano un incremento, con l’S&P 500 e il Nasdaq 100 che guadagnano entrambi l’1,5%. Le borse europee seguono questa tendenza, a eccezione di Madrid, in calo dello 0,65%. A Milano si registra un aumento dell’1%, Francoforte dell’1,44%, Parigi dell’1,65% e Londra dell’1,32%. La borsa di Tokyo ha chiuso con un incremento del 2,61%, mentre a Hong Kong si osserva un forte calo del 2%.
Il dollaro statunitense ha guadagnato terreno, toccando il maggior incremento dal 2020, in particolare contro euro e yen. Il cambio euro-dollaro scende a 1,0732. Il rialzo del dollaro è attribuito all’aspettativa che l’aumento dei dazi voluto da Trump possa avere effetti negativi su economie come quella cinese e dell’Eurozona.
In contrapposizione, il prezzo del petrolio ha subito un calo, con il Wti a 71,18 dollari al barile e il Brent a 74,69 dollari, entrambi in diminuzione dell’1,1%. Anche il prezzo dell’oro scende a 2.724,5 dollari l’oncia, in calo dello 0,71%. La previsione di un’inflazione aumentata a seguito delle politiche di Trump ha portato a una flessione nei titoli del Tesoro americani e a un aumento dei rendimenti.
Infine, il Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico di 75.371,69 dollari, superando il precedente record di 73.797,98 dollari. La crescita della criptovaluta è stimolata dall’aspettativa di deregolamentazione del settore e dalle promesse di Trump di trasformare gli Stati Uniti nella capitale mondiale delle criptovalute.