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martedì, 13 Maggio, 2025
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Crollo dei mercati asiatici: Nikkei e borse cinesi in caduta libera

Le azioni asiatiche hanno registrato un forte calo all’apertura dopo il crollo di Wall Street, causato dagli aumenti dei dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e dalla reazione di Pechino. I futures statunitensi segnalano un declino, con lo S&P 500 in calo del 2,5% e il Dow Jones del 2,1%, mentre il Nasdaq perde il 3,1%. In Giappone, l’indice Nikkei 225 ha aperto con una perdita di quasi l’8%, scendendo a mezzogiorno del 6% a 31.758,28. Anche l’Hang Seng di Hong Kong è sceso drasticamente, perdendo il 9,4% a 20.703,30, mentre il Shanghai Composite ha registrato un calo del 6,2% a 3.134,98. Il Kospi della Corea del Sud ha perso il 4,1%, e l’S&P/ASX 200 australiano ha subito una perdita del 3,8%.

Il mercato del petrolio ha visto una diminuzione, con il greggio di riferimento statunitense in calo del 4% a $ 59,49 al barile e il greggio Brent a $ 63,33. Sul mercato valutario, il dollaro statunitense è sceso a 146,70 yen giapponesi.

Venerdì scorso, Wall Street ha vissuto la sua peggiore crisi dai tempi della pandemia di COVID, con lo S&P 500 e il Dow che hanno perso rispettivamente il 6% e il 5,5%. Le previsioni degli osservatori del mercato indicano oscillazioni più ampie nei prossimi giorni. La Cina ha risposto agli aumenti dei dazi statunitensi imposti del 34% con misure simili sulle importazioni americane, suscitando timori di possibili recessioni globali. L’S&P 500 ha registrato un calo del 17,4% rispetto ai massimi storici di febbraio.

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