Il tema delle difficoltà economiche nei club di calcio è sempre attuale, soprattutto per le grandi squadre. Anche con fatturati elevati, possono sorgere crisi finanziarie legate a spese eccessive e a una gestione inadeguata.
Un chiaro esempio è l’Olympique Lione, retrocesso in Ligue 2 a seguito di un’udienza presso la DNCG, l’organo di controllo finanziario del calcio francese. Nonostante un buon rendimento sportivo, con un sesto posto in campionato e la qualificazione ai quarti di finale di Europa League, il club non ha potuto dimostrare sufficienti garanzie economiche per partecipare alla Ligue 1 nella stagione 2025/2026.
In risposta a questa decisione, il Lione ha espresso sorpresa, sostenendo di aver soddisfatto tutte le richieste della DNCG. Tra le azioni intraprese per migliorare la situazione finanziaria vi è stata l’iniezione di nuovi capitali e la cessione del 45% del Crystal Palace, considerata una mossa strategica. Inoltre, il club ha deciso di presentare un ricorso, da inviare entro sette giorni.
Il primo passaggio per il ricorso avverrà davanti alla commissione d’appello della DNCG. Se la decisione verrà confermata, il club potrà rivolgersi al CNOSF, che verifica solo la correttezza procedurale, senza entrare nel merito delle questioni finanziarie. In ultima istanza, è possibile ricorrere al tribunale amministrativo di Parigi, sebbene questo approccio abbia raramente avuto successo in casi simili.
Se la retrocessione venisse mantenuta, ci sarebbero opportunità di ripescaggio per il Reims, che aveva perso lo spareggio salvezza con il Metz. La situazione sottolinea l’importanza di rispettare i parametri finanziari, che risultano cruciali tanto quanto i risultati sportivi.