Arisa questa settimana ha assegnato un compito particolare a Cricca. La cantante voleva che il ragazzo scrivesse delle barre su pezzi di altri, così da raccontare qualcosa di personale: “Lui sa cantare e sa farlo bene, però voglio sentirlo scrivere qualcosa che racconti di lui. Le canzoni devono raccontare chi canta. E voglio aiutarlo a mettere in luce la sua identità artistica. Mi piacerebbe che scrivesse delle barre. Toglierti il telefono significa farti esprimere in natura, quello che tu sei davvero. Io voglio sapere chi è lui oltre ai pezzi scritti da altri. Se tu avessi avuto il tuo telefonino non avrei conosciuto la tua vera emotività“.

Il 19enne non ha preso bene il compito: “L’ho presa male perché poi mi ha detto che mi vuole togliere il telefono perché pensa che qualcuno mi scriva le barre e me le passi. Per me il telefono significa sentire i miei genitori. poi collaborando con un autore non ci vedo nulla di male nel farmi aiutare. Io non ho l’urgenza di scrivere delle mie barre. Se canto una canzone perfetta di un altro artista perché devo aggiungere qualcosa? Rispetto le canzoni e le mie parole non cambierebbero il pezzo“.

Cricca e lo sfogo di Arisa: “Mi hai ferita”.

Il giovane dopo aver eseguito quanto chiesto dalla prof di canto si è sfogato con i suoi colleghi: “Arisa in alcuni punti mi ha ucciso. Ingiustamente, mi ha detto delle cose, ma non credo che lei scriva i suoi pezzi. Sono quasi sicuro, solo che non potevo dirglielo, perché sarebbe stato pesante. Volevo dirle ‘Sincerità l’hai scritta te?’. Non penso proprio l’abbia scritta lei“.

Arisa dopo aver sentito le parole di Cricca l’ha bacchettato: “Tu mi dici che mi stimi. Mi auguro che questa scuola ti sia da lezione per insegnarti come ci si deve comportare nella vita. Io mi espongo anche a costo di essere presa in giro, presa di mira, di sentirmi dire le cose che mi sono sentita dire. Tu non dici tutta la verità! Non ho scritto Sincerità hai ragione. Non puoi avere la presunzione di mettere in dubbio l’operato di una persona che sta dall’altra parte della cattedra. Non rispetti i ruoli e non mi piace. Mi ferisce questa cosa e io ho sempre pensato bene di te e questo è il modo in cui mi ripaghi. Io non ho più nulla da dirti al momento. Sono ferita e cerca di pensare a questo. Per me puoi andare via“.



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