Con l’arrivo del 2025, le pensioni in Italia subiranno alcune modifiche significative. La data di pagamento dell’Inps, inizialmente prevista per il 2 gennaio, slitterà a venerdì 3 gennaio 2025 a causa del Capodanno. Le pensioni minime verranno rivalutate da 614,77 euro a 617,90 euro, mentre le misure di flessibilità in uscita come Quota 103, l’Ape sociale e l’Opzione donna sono state prorogate. Allo stesso tempo, il bonus Maroni verrà potenziato per coloro che optano per continuare a lavorare.
L’anno nuovo porta anche nuove opportunità di pensionamento anticipato: in base alla Manovra 2025, sarà disponibile la pensione anticipata per 100 persone con 64 anni di età e almeno 20 anni di contributi, utilizzando un sistema contributivo. Inoltre, i lavoratori già nel sistema contributivo potranno combinare la previdenza obbligatoria con quella complementare, arrivando a un assegno pensionistico pari fino a tre volte il minimo, consentendo così di anticipare il pensionamento a 64 anni.
Ci saranno anche modifiche significative ai pagamenti dell’Assegno unico, dell’Assegno di inclusione e della Naspi nel 2025. I pagamenti per l’Assegno unico saranno effettuati nei giorni 17, 18 e 19 gennaio per coloro che non hanno visto cambiamenti negli importi. Quelli che riceveranno l’Assegno per la prima volta o con importi aggiornati vedranno i loro pagamenti alla fine del mese. Per l’Assegno di inclusione, il primo pagamento è previsto per il 15 gennaio, seguito da ricariche dal 27 gennaio per i beneficiari già esistenti. Le famiglie che fanno richiesta dell’Assegno di inclusione vedranno un aumento dell’Isee massimo a 10.140 euro e a 8.190 euro per famiglie con anziani o disabili.
La Naspi inizierà i pagamenti il 13 gennaio, ma con una modifica che richiede almeno 13 settimane di contribuzione nell’ultimo anno affinché i disoccupati possano accedervi. Queste riforme rappresentano un cambiamento cruciale nel panorama della previdenza sociale e dell’assistenza economica in Italia a partire dal nuovo anno.