Nel primo semestre, l’uso della cassa integrazione è aumentato del 17,9% in Lombardia, con un totale di 56 milioni di ore richieste dalle imprese, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’analisi dell’Inps, curata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, ha evidenziato le province più colpite.
La provincia di Lodi ha registrato l’incremento più significativo, con un aumento del 156% nelle ore autorizzate, passando da 207.702 a 532.706 ore. Segue Cremona, con un incremento dell’80,5%, passando da 717.696 a 1.295.600 ore. Terza, Brescia ha visto un aumento del 45,8%, con le ore di cassa integrazione che ora superano i 13 milioni.
Anche Sondrio e Monza si trovano tra le province più colpite. In Valtellina e Valchiavenna, le autorizzazioni hanno superato le 562.000 ore, registrando un aumento del 39%. In Brianza, invece, l’incremento è stato del 29,7%, con oltre 3 milioni di ore richieste. Per le aziende bergamasche, l’uso degli ammortizzatori sociali è cresciuto del 16,9%, raggiungendo quasi 10 milioni di ore.
Le variazioni nelle altre province sono state più contenute: Mantova ha registrato un incremento dell’8%, mentre il Milanese ha visto un aumento del 7,5%, per un totale di oltre 9 milioni di ore. Pavia e Como sono state le province meno interessate dalla crisi, con crescite contenute. Varese, invece, ha avuto un andamento opposto, con una diminuzione del 5% nelle ore autorizzate.