11.6 C
Roma
venerdì, 28 Marzo, 2025
HomeAttualitàCosì il mondo capì che nessuno era al sicuro

Così il mondo capì che nessuno era al sicuro

Il 20 febbraio 2020 segna il quinto anniversario del primo caso di Covid-19 in Italia, identificato a Codogno, in Lombardia. Raffaele Bruno, direttore della Struttura complessa Malattie infettive del Policlinico San Matteo, ha seguito il paziente 1, Mattia Maestri, nei momenti critici della sua malattia. Bruno ricorda la tensione e l’ansia provate durante quei giorni e l’importanza di gestire tale caso emblematico, che ha evidenziato come nessuno fosse al sicuro. La malattia, inizialmente esplosa a Wuhan, ha avuto un impatto significativo sul mondo esterno, mostrando a tutti la gravità della situazione.

Con il recupero di Mattia e la fine graduale della pandemia, Bruno riflette sulla necessità di un giorno di ricordo. I sentimenti sono contrastanti: il dolore per l’impotenza iniziale e la gioia per le prime guarigioni, che rappresentano vittorie non solo mediche, ma anche simboliche per l’Italia. Questa esperienza ha portato alla luce la crescita in termini di umanità e collaborazione della scienza, sottolineando l’importanza di non dimenticare, per evitare di ripetere errori nel futuro.

Bruno, e molti altri professionisti della salute, stanno facendo bilanci in questo anniversario. Sottolinea anche il legame personale instaurato con Mattia durante la pandemia, definendo il loro rapporto come un’amicizia profonda, al di là del legame professionale. Con una nota di leggerezza, menziona le differenze calcistiche tra loro, evidenziando come i legami umani si siano rafforzati anche in tempi difficili.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI