Oggi si è svolta un’udienza pubblica a Palazzo della Consulta riguardo alla legittimità della legge 16/2024 della Campania, che consente al governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo. Il verdetto dei giudici costituzionali, con il relatore Giovanni Pitruzzella, è atteso per domani. Questa sentenza avrà un impatto significativo sulle prossime elezioni, tra cui quelle del 2025 in Veneto per la possibile terza ricandidatura di Luca Zaia.
Il caso è stato sollevato dal ricorso della presidenza del Consiglio dei ministri contro la legge campana. Gli avvocati di Stato, Ruggero Di Martino ed Eugenio de Bonis, sostengono che la legge 165/2004, approvata durante il governo Berlusconi, stabilisca il limite di due mandati consecutivi per i presidenti di regione. Secondo l’articolo 2 di questa legge, le regioni devono disciplinare i casi di ineleggibilità, specificando che non è prevista la rielezione immediata dopo il secondo mandato consecutivo.
La Regione Campania, difesa dagli avvocati Giandomenico Falcon, Aristide Police e Marcello Cecchetti, si oppone a questa interpretazione, sottolineando la necessità di ciascuna regione di avere una propria legislazione in materia. Sostiene che, ai fini dell’applicazione della legge, il computo dei mandati inizierebbe dall’attuale mandato in carica alla data di entrata in vigore della legge, fissata al 26 novembre 2024. Di conseguenza, secondo la legge regionale, De Luca potrebbe candidarsi nuovamente.