Cosa sapere e come scegliere se usarlo o meno

Il collare a strozzo, noto anche come collare a scorrimento, è uno strumento utilizzato nell’addestramento dei cani. Esso è composto da una catena che forma un cappio attorno al collo del cane e si stringe quando l’animale tira, causando una costrizione fisica. Anche se alcuni proprietari e addestratori lo considerano utile per controllare cani difficili, l’uso del collare a strozzo è controverso e vietato in molte città italiane, a causa dei potenziali danni al benessere fisico e psicologico del cane. I suoi sostenitori affermano che, se correttamente utilizzato, può aiutare a prevenire situazioni pericolose, specialmente con cani di grande taglia. Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato i rischi associati, come traumi fisici e psicologici.

L’uso del collare a strozzo può generare sofferenza, facendo sì che il cane non risponda per apprendimento ma per ansia e disagio. L’esperienza ripetuta di dolore può influire negativamente sul comportamento, portando a stress cronico. Questo collare è disponibile in diversi materiali e include una variante cosiddetta “semi-strozzo,” che mira a ridurre l’effetto di costrizione. Nonostante le sue origini risalenti all’antica Grecia, la versione moderna è stata brevettata nel 1950. Oggi, tuttavia, c’è una crescente consapevolezza riguardo al benessere animale, e molti esperti ritengono che questo metodo sia dannoso e controproducente.

Episodi estremi, come la morte di un cane per fratture o danni neurologici gravi, hanno evidenziato i rischi legati all’uso di strumenti coercitivi. Inoltre, i cani che subiscono esperienze dolorose sviluppano spesso alti livelli di ansia e stress, portando a comportamenti di fuga o aggressione. Sebbene alcuni addestratori credano che il collare possa correggere comportamenti indesiderati, i risultati sono frequentemente solo una repressione temporanea, senza affrontare la causa principale del problema comportamentale.

Esistono metodi alternativi e più sicuri per l’addestramento, come il rinforzo positivo. Questo approccio incentiva i cani a compiere azioni desiderabili attraverso premi, favorendo una relazione di fiducia e riducendo il rischio di stress. La relazione tra cane e proprietario dovrebbe fondarsi su affetto e collaborazione, non su paura. Utilizzando metodi positivi, i proprietari possono garantire il benessere dell’animale e costruire una convivenza armoniosa e rispettosa.