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venerdì, 28 Marzo, 2025
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Cosa ha stabilito il giudice

In aula per il processo relativo all’omicidio di Nada Cella, primo cold case d’Italia, mancavano Anna Lucia Cecere, principale indagata per omicidio aggravato, e Marisa Bacchioni, madre di Marco Soracco, accusata di favoreggiamento. La Corte ha deciso di proseguire con il processo, iniziato il 6 febbraio 2025 presso la Corte di Assise di Genova.

Durante la prima udienza è stato ascoltato l’unico testimone presente, Stefano Signoretti, capo della squadra mobile. Ha evidenziato le difficoltà nel raccogliere informazioni a causa della reticenza di alcuni testimoni, parlando di omertà. Signoretti ha richiamato l’attenzione su Anna Lucia Cecere, la quale era già stata indagata diversi anni fa, ma dopo pochi giorni il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione nonostante il ritrovamento di bottoni nella sua abitazione, compatibili con quelli presenti sulla scena del crimine.

Il presidente della Corte, Massimo Cusatti, ha respinto l’eccezione di costituzionalità presentata dall’avvocato di Soracco e Bacchioni, il quale ha dichiarato di non comprendere le ragioni del processo. L’omicidio di Nada Cella risale al 6 maggio 1996, quando la giovane segretaria fu trovata morta nello studio di Marco Soracco, colpita ripetutamente da un oggetto contundente mai rinvenuto. Le indagini si sono concentrate su Cecere, sospettata di aver voluto eliminare Cella per aspirazioni lavorative e motivi sentimentali verso Soracco. L’anziana della procura, Antonella Delfino Pesce, ha recentemente riaperto il caso, ponendo l’accento su precedenti errori investigativi.

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