I dazi annunciati da Donald Trump preoccupano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha parlato di “protezionismi immotivati” durante il Forum della Cultura dell’olio e del vino. Mattarella ha avvertito che queste misure potrebbero danneggiare settori di eccellenza come vino e olio e che un ritorno all’auto-consumo rievocrebbe l’agricoltura dei primi decenni del Novecento. Le associazioni dei produttori esprimono legittima preoccupazione per l’export, dato che le minacce protezionistiche favorirebbero i prodotti dall’italian sounding, complicando ulteriormente la situazione delle filiere produttive italiane.
Il Presidente ha ribadito l’importanza dei commerci e dell’interdipendenza come garanzia di pace, sottolineando che la contrapposizione tra mercati ostili può condurre a conflitti più gravi. Mercati aperti favoriscono collaborazioni che proteggono la pace comune. Mattarella ha evidenziato come l’impegno per la qualità e la salubrità degli alimenti contribuisca a valorizzare i prodotti agricoli italiani, aprendo mercati internazionali e rappresentando un modo di essere italiani nel mondo. L’agroalimentare, insieme alla cultura, al design e alla tecnologia, funge da veicolo per il modello di vita italiano.
Riferendosi ai dati dell’export, l’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva, con un valore di circa 3 miliardi di euro. Per il vino, il valore dell’imbottigliato nel 2024 ha superato i 14 miliardi di euro e l’export ha raggiunto quasi 8 miliardi. Mattarella ha sottolineato il significato di queste tendenze positive, che esprimono un valore immateriale che va oltre i semplici consumatori, generando beni comuni e contribuendo al benessere delle comunità.