Oggi, a Genova, celebriamo l’ottantesimo anniversario della liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha onorato i partigiani liguri che hanno lottato per la libertà. Ha citato città come Genova, Savona, Imperia e La Spezia, insignite di Medaglie d’oro per il loro eroismo. La Liguria ha offerto una lezione di moralità durante la Resistenza, oppositiva alla tirannia e al dominio. Significativa è stata l’adesione al Codice di Cichero, che promuoveva la fraternità e il rispetto tra i partigiani.
Mattarella ha ravvisato il contributo di Aldo Gastaldi, il partigiano ‘Bisagno’, e ha reso omaggio ai caduti del movimento resistenziale. Il 1945 vide l’unità dell’Italia, ora libera dalle divisioni del fascismo e del nazismo, con un forte legame tra la Resistenza ligure e centri come Torino e Milano. Ha sottolineato le sofferenze e le stragi subite, e come la Resistenza si sia sviluppata anche nelle fabbriche, luoghi di solidarietà e di crescita della coscienza sindacale.
Mattarella ha menzionato l’importanza degli scioperi del 1943 e 1944, che hanno rafforzato il consenso verso la Resistenza. Dalla guerra, l’aspirazione del popolo italiano è stata quella di una pace duratura. La Resistenza ha anche incoraggiato un’idea di Europa unita, superando i nazionalismi. Ha citato figure emblematiche come Luciano Bolis e Fiodor Poletaev, simboli di solidarietà internazionale.
Infine, ha richiamato l’importanza della partecipazione politica e ha espresso una lezione fondamentale: la democrazia richiede il nostro impegno continuo. La Liguria partigiana rappresenta un patrimonio di libertà che deve essere preservato.