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sabato, 8 Febbraio, 2025
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Corte Costituzionale e Autonomia Differenziata: Il Giudizio e le Prospettive Future

La Corte Costituzionale ha parzialmente accolto il ricorso delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania contro l’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Sebbene l’assetto generale della norma rimanga valido, sono state dichiarate incostituzionali parti fondamentali, inclusa l’attribuzione di competenze alle Regioni e la definizione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep).

Intervenendo sulla legge n.86 del 26 giugno 2024, riguardante il ddl Calderoli, la Corte ha annullato alcuni punti rilevanti dell’autonomia differenziata. Gli effetti dell’intervento delle toghe comportano l’invito al Parlamento a occupare il vuoto normativo creato dalla legge sulla devolution di competenze. La Corte ha stabilito che non è ammissibile il trasferimento di intere materie tra Stato e Regioni, ma solo specifiche funzioni legislative e amministrative da giustificare caso per caso secondo il principio di sussidiarietà.

Inoltre, è stato ritenuto limitativo del ruolo del Parlamento il conferimento di una delega legislativa per la determinazione dei Lep. La Corte ha considerato incostituzionale che un decreto del Presidente del Consiglio stabilisca l’aggiornamento dei Lep. È stata anche bocciata la modifica delle aliquote della compartecipazione al gettito dei tributi erariali attraverso decreto interministeriale, perché potrebbe favorire Regioni inefficienti.

La Corte ha contrastato l’idea che le Regioni possano scegliere se contribuire agli obiettivi di finanza pubblica, ritenendo che ciò violi i vincoli di solidarietà e unità della Repubblica. Inoltre, è stata respinta l’applicazione della normativa anche alle Regioni a statuto speciale.

Le reazioni politiche sono state diverse: Luca Zaia, presidente del Veneto, ha celebrato la validità della legge sull’autonomia differenziata, considerandola in linea con la Costituzione. Al contrario, Michele Emiliano, presidente della Puglia e tra i firmatari del ricorso, ha affermato che l’unità della Repubblica è stata difesa. Giuseppe Conte del M5S ha visto nella decisione della Corte un freno ai progetti del governo, mentre Elly Schlein del PD ha criticato Salvini per la sua posizione sull’autonomia differenziata.

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