Il nome di Anna Finocchiaro come possibile giudice della Corte Costituzionale continua a circolare, ma la sua candidatura potrebbe essere a rischio. Finocchiaro ha ricoperto il ruolo di magistrato presso il Tribunale di Catania fino al 1987, ma tale esperienza potrebbe non esservi sufficiente per l’ingresso alla Consulta. Anche se ha una carriera politica significativa, avendo ricoperto il ruolo di ministro in due occasioni e rappresentando per lungo tempo il centrosinistra, l’articolo 135 della Costituzione stabilisce che i giudici della Corte sono scelti tra i magistrati di giurisdizioni superiori, professori universitari in materie giuridiche e avvocati con venti anni di esperienza. Poiché il Tribunale di Catania non è considerato una giurisdizione “superiore”, il suo incarico potrebbe non soddisfare i requisiti richiesti.
La stessa problematica potrebbe sorgere per il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha avuto esperienze di grado superiore, ma non nella Corte di Cassazione. Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte, spiega che la Corte è responsabile della verifica dei requisiti per i candidati. Anche se la persona è di alta qualità, è necessaria competenza specifica per il ruolo, e l’ex ministra non ha esercitato funzioni equivalenti a quelle della Cassazione. La Costituzione richiede, quindi, che il magistrato abbia avuto un’esperienza concreta in ruoli appropriati.
Nella storia della Corte, c’è stato un precedente eccezionale con Brunetto Bucciarelli Ducci, che ha ricoperto cariche in politica e divenne giudice costituzionale essendo considerato legittimato a esercitare funzioni equivalenti a quelle di un consigliere di Cassazione. Se Anna Finocchiaro dovesse candidarsi e vincere, sarà compito della Corte costituzionale verificare i suoi titoli per l’elezione. Tuttavia, il presidente emerito suggerisce che tali questioni potrebbero essere anticipate attraverso consultazioni informali con la Corte.
La situazione rimane complessa, con la necessità di chiarire i requisiti e valutare se le esperienze passate di Finocchiaro possano rivelarsi sufficienti per la nomina. La decisione finale spetterà alla Corte stessa, nel rispetto della normativa costituzionale vigente.