Nel daily di Amici, si è verificata una violenta lite tra i professori Rudy Zerbi e Anna Pettinelli. La discussione è scoppiata dopo che la Pettinelli aveva proposto ai suoi allievi di affrontare prove a tempo per testare le loro capacità di lavorare sotto pressione. Zerbi ha manifestato il suo disappunto nei confronti di questa iniziativa, scatenando un acceso confronto.
La contestazione di Zerbi è iniziata quando ha criticato le prove proposte dalla Pettinelli, che miravano a far scrivere ai cantanti delle barre inedite in quindici minuti, utilizzando come base la canzone “Ragazzo Fortunato” di Jovanotti. Successivamente, gli allievi dovevano cantare a staffetta il brano “Cinque Gocce” di Irama. È a questo punto che Zerbi è intervenuto con toni sarcastici, indossando una finta barba bianca e definendo la Pettinelli “la Vessicchio dei poveri”, ma il suo atteggiamento è rapidamente sfociato in insulti.
Zerbi ha accusato la collega di non avere le competenze per giudicare le prove e ha affermato: “Non sei Vessicchio! Non dare giudizi sull’intonazione, non sei strutturata!”. La reazione della Pettinelli non si è fatta attendere: infuriata, ha risposto dicendo di non voler neanche respirare la stessa aria di Zerbi. La situazione si è fatto sempre più tesa, al punto che la produzione del programma ha dovuto intervenire, allontanando momentaneamente gli allievi dalla sala per evitare che la lite degenerasse ulteriormente.
Mentre la lite si sviluppava, i fan del programma hanno espresso il loro sostegno per la Pettinelli sui social media, criticando aspramente il comportamento di Zerbi. Molti utenti hanno commentato la mancanza di rispetto nei confronti della collega. La situazione ha suscitato una reazione netta tra il pubblico, che ha visto in Zerbi il responsabile di un’aggressione ingiustificata, ipotizzando che se fosse stato lui a ricevere tali critiche, avrebbe reagito in modo similmente intransigente.
Insomma, il daily di Amici ha offerto uno spettacolo inatteso, con due rispettati professori in conflitto, evidenziando le tensioni che possono sorgere nell’ambiente altamente competitivo della scuola.