La deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà, deve lasciare il Parlamento dopo un riconteggio delle schede elettorali che ha portato Andrea Gentile di Forza Italia a prendere il suo posto. Il voto alla Camera ha generato tensione e anche al Senato i parlamentari pentastellati hanno dimostrato il loro dissenso circondando i banchi del governo.
La senatrice Alessandra Maiorino ha chiesto di poter parlare in Senato per difendere Scutellà, ma la vicepresidente Licia Ronzulli ha negato la parola, definendo la questione come “argomenti interna corporis” senza attinenza con i lavori del Senato. Questo ha provocato una reazione veemente da parte dei senatori del M5S, che hanno tentato di manifestare la loro protesta.
Dopo questa situazione, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha cercato di ridurre la tensione con un commento ironico, affermando che si stava “facendo una tempesta in un bicchiere d’acqua”. Questo circolo di eventi nasce dal riconteggio delle schede richiesto da Gentile, rimasto escluso dal Parlamento nelle precedenti elezioni.
Elisa Scutellà e il leader del M5S, Giuseppe Conte, hanno reagito malamente all’esito della votazione, accusando i fautori della decadenza e parlando di “truffa”. Il clima alla Camera e al Senato ha mostrato chiaramente le divisioni politiche in atto, con il M5S in aperta contestazione rispetto alla decisione di far decadere la deputata Scutellà.