Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso per reclutare 3.246 allievi agenti della Polizia penitenziaria, con un bando pubblicato il 10 gennaio 2025. Questa iniziativa è una risposta alla complicata situazione delle Forze dell’Ordine nelle carceri italiane, caratterizzate da un alto numero di detenuti. Dei posti disponibili, 1.947 (1.771 uomini e 176 donne) sono riservati ai volontari delle Forze Armate, che devono aver prestato servizio per almeno sei mesi, inclusi i volontari in ferma prefissata. Gli altri 1.299 posti (1.181 uomini e 118 donne) saranno assegnati tramite concorso pubblico.
I requisiti per partecipare includono cittadinanza italiana, età compresa tra 18 e 28 anni, diploma di scuola secondaria di secondo grado, idoneità fisica, psichica e attitudinale al servizio, e assenza di precedenti penali o destituzioni da pubbliche amministrazioni. Il concorso si articolerà in quattro fasi: prova scritta, prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e attitudinali.
La domanda di partecipazione deve essere presentata entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando, esclusivamente in modalità telematica tramite un apposito modulo sul sito del Ministero. Le candidature possono essere presentate dal 16 gennaio al 15 febbraio 2025.
Attualmente, il sistema penitenziario italiano affronta significativi problemi di sovraffollamento, con 61.852 detenuti rispetto a 46.839 posti disponibili. Inoltre, si stima che ci siano circa 37.000 agenti penitenziari, un numero inferiore di 18.000 rispetto al fabbisogno previsto. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha definito l’uscita del bando “un segnale forte e concreto”, sperando di avviare i corsi di formazione entro dicembre 2025 e garantire l’ingresso in servizio degli allievi tra aprile e maggio 2026.
Il bando rappresenta, dunque, un tentativo di mitigare le problematiche esistenti nel sistema carcerario, sia in termini di personale che di gestione della situazione attuale. I sindacati e i rappresentanti delle forze dell’ordine attendono con interesse l’approvazione e l’implementazione delle nuove assunzioni per migliorare la qualità della sicurezza e del personale all’interno delle carceri italiane.