Negli ultimi giorni, un post della giornalista Rai Concita Borrelli ha suscitato scalpore su Twitter, portando alla ribalta una polemica tra lei e la conduttrice Serena Bortone. Commentando una diretta del programma “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber, Borrelli ha criticato una “certa conduttrice Rai su una tv concorrente” senza mai nominarla esplicitamente. Le sue parole sono state taglienti: ha descritto Bortone come “inelegante” e l’ha definita “vaiassa”, sottolineando la sua gestualità e il suo “sorriso sinceramente sgradevole” mentre ironizzava sul governo di Giorgia Meloni. In un altro tweet, ha aggiunto che la presenza di Bortone tra gli ospiti era imbarazzante e che il suo “peso specifico” era nullo.
Questa reazione di Concita Borrelli sembra essere stata scatenata da un intervento di Serena Bortone durante “Otto e Mezzo”, dove ha criticato un Presidente del Senato per aver attaccato un programma televisivo e un’emittente. Bortone ha osservato come i membri della destra al governo godano di un ampio consenso popolare e ha invitato i politici a divertirsi con il loro successo, piuttosto che a prendersela con i giornalisti e chiunque li critichi.
Il dibattito ha sollevato domande su come i vari conduttori affrontano la pressione politica e l’importanza di mantenere un certo decoro. Le accuse di Borrelli verso Bortone evidenziano le attese crescenti sia nei confronti dei giornalisti sia delle figure pubbliche e degli esponenti politici. Concita Borrelli, avendo un’importante carriera nei media, non ha esitato a esprimere la sua opinione, suscitando reazioni contrastanti.
Le tensioni tra le due giornaliste rispecchiano una più ampia frattura nel panorama mediatico italiano, dove i commenti e le critiche tra colleghi sono all’ordine del giorno. La situazione rimane tesa, con occhi puntati su ulteriori sviluppi in questa disputa, che tocca temi delicati come la libertà di stampa, la responsabilità dei conduttori e la percezione pubblica dei media. La questione conclude con una riflessione sul comportamento esemplare che ci si aspetta da chi occupa un certo rango nel panorama mediatico italiano.