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martedì, 3 Dicembre, 2024
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Con l’IA riduciamo i tempi per lo sviluppo di nuove terapie

Con l’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA), i tempi per la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie si accorciano notevolmente. Le case farmaceutiche, come Sanofi, si dedicano principalmente a tre attività: studiare le malattie, analizzare le cause della loro insorgenza e progresso. Sanofi, tra le prime tre aziende mondiali per investimenti in digitale e IA, si concentra in particolare su malattie immunologiche come asma, dermatite atopica, Bpco, sclerosi multipla e cancro. La scoperta della causa di una malattia e la sua soluzione richiedono in media oltre dieci anni, durante i quali il settore farmaceutico investe fino a oltre 2 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo a livello globale. L’IA, quindi, offre la possibilità di ridurre significativamente questi tempi.

Emanuele de Rinaldis, Vice President di Sanofi, ha spiegato durante la tavola rotonda “Innovazione, IA e prevenzione” che è fondamentale capire da dove origina la malattia e quali organi, tessuti, cellule, geni e proteine siano coinvolti. Questo processo iniziale è cruciale per identificare quali bersagli – tipicamente proteine o geni – si devono inibire o attivare. Una volta definito il bersaglio, i chimici possono allora sviluppare le molecole terapeutiche necessarie, denominate ‘freccie’. Questo processo può richiedere anni, in quanto le molecole devono possedere caratteristiche appropriate, come la non tossicità e l’efficacia, oltre a richiedere la definizione del giusto dosaggio.

La terza fase riguarda la dimostrazione della sicurezza e dell’efficacia della molecola, garantendo che possa offrire soluzioni terapeutiche valide. L’analisi delle grandi quantità di dati attraverso algoritmi di IA può migliorare ciascuna di queste fasi. De Rinaldis evidenzia che, su trenta progetti avviati, solo uno in media porta a una molecola terapeutica approvata per uso clinico. Questo sottolinea l’importanza dell’impiego sistematico di IA nel processo di ricerca e sviluppo, per ottimizzare la scoperta e la validazione di nuove terapie. L’incontro si è svolto in occasione dell’Health Innovation Show, organizzato dalla Fondazione Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica a Roma.

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