Il progetto Custom-Made si propone di analizzare il funzionamento del cervello e le malattie neurodegenerative, mirando a ripristinare i circuiti danneggiati. Per il laboratorio di Elena Cattaneo, docente di Farmacologia all’Università degli Studi di Milano, è una sfida significativa contribuire alla medicina del futuro. Cattaneo sottolinea l’importanza di dimostrare le competenze italiane in questo campo, valorizzando il potenziale degli studiosi e delle studentesse nel Paese e incoraggiando la competizione a livello europeo.
In occasione di un incontro a Milano, Cattaneo ha annunciato l’assegnazione dell’Erc Synergy Grant 2024 per il progetto ‘Custom-Made – Neurons for cell therapy in Parkinson’s and Huntington’s disease’. Il programma di ricerca prevede uno sviluppo volto a esplorare nuove strategie terapeutiche a base di cellule staminali per malattie neurodegenerative e durerà sei anni, con un finanziamento di 10 milioni di euro.
La ricerca sarà condotta in collaborazione con i team di Annalisa Buffo dell’Università di Torino, Malin Parmar dell’Università di Lund (Svezia) e Jenny Emnéus dell’Università Tecnica della Danimarca. Cattaneo, senatrice a vita e direttrice del Laboratorio di Biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative, ha evidenziato che il progetto era un obiettivo inseguito da due anni. Il finanziamento è descritto come prestigioso e competitivo, un ulteriore passo per l’avanzamento delle scienze neurologiche in Europa.
Il team si concentrerà sullo sviluppo di un portfolio di prodotti personalizzati a base di cellule staminali per i pazienti con malattie neurodegenerative. Attualmente, le strategie in sperimentazione clinica prevedono che i pazienti affetti da Parkinson o Huntington ricevano lo stesso preparato cellulare; tuttavia, poiché la malattia si manifesta in modi diversi, è necessario creare preparazioni di cellule staminali su misura. Cattaneo esprime il desiderio di affrontare questa sfida nei prossimi sei anni, evidenziando l’importanza della ricerca e del lavoro di squadra.
Conclude riconoscendo il contributo dell’Europa nel fornire l’energia e l’obiettivo di superare le barriere nazionali per lavorare insieme al fine di migliorare la vita dei cittadini.