È fondamentale prestare attenzione alla vespa velutina, nota anche come “calabrone dalle zampe gialle”. Si tratta di una specie alloctona originaria del sud-est asiatico, riconosciuta in Europa per la prima volta nel 2005, quando fu accidentalmente introdotta in Francia. Da allora, la vespa ha colonizzato vari paesi europei, tra cui Spagna, Portogallo, Belgio e Italia, diffondendosi a un ritmo allarmante di oltre ottanta chilometri all’anno.
La vespa velutina presenta caratteristiche facilmente identificabili: ha una striscia gialla o arancione sul suo addome, zampe nere con estremità gialle e un capo giallo o arancione. Può essere confusa con la Vespa mandarinia, ma la sua proliferazione rappresenta una minaccia seria per le specie autoctone, in particolare le api mellifere, causando un significativo calo nella produzione di miele.
Gli agronomi esortano i cittadini a segnalare immediatamente qualsiasi avvistamento della vespa, specialmente in aree dove non era stata precedentemente registrata. Il monitoraggio della situazione è essenziale per arginare la diffusione. Attualmente, la vespa velutina è presente in alcune regioni italiane, come Toscana e Liguria, destando preoccupazione tra apicoltori e scienziati.
Il cambiamento climatico, con l’innalzamento delle temperature, favorisce ulteriormente la diffusione di questo insetto invasivo. È quindi cruciale che sia i cittadini che gli agricoltori collaborino a mantenere active le reti di monitoraggio e segnalazione per fronteggiare questa invasione, poiché le specie aliene come la velutina possono alterare gravemente gli equilibri ecosistemici.