Il processo contro Chiara Ferragni per truffa aggravata non si terrà più grazie a un accordo tra l’imprenditrice digitale e il Codacons. L’intesa prevede che Ferragni doni 200.000 euro a un ente che supporta le donne vittime di violenza, come confermato dall’agenzia ANSA. L’accordo è stato raggiunto per risolvere ogni contestazione e promuovere relazioni più positive tra le parti coinvolte.
L’inchiesta aveva portato a quattro indagati, ma non essendo procedibile d’ufficio l’accusa di truffa aggravata, è stata possibile la cancellazione della stessa con il ritiro della querela da parte del Codacons. I legali di Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, hanno sottolineato che l’accordo rappresenta la volontà di entrambe le parti di chiudere le controversie e instaurare un clima di collaborazione su temi sociali.
L’accordo prevede anche un risarcimento per i consumatori che hanno acquistato il pandoro Pink Christmas, erroneamente credendo fosse legato a iniziative benefiche. Il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi contatteranno i consumatori interessati per fornire il risarcimento. Inoltre, Chiara Ferragni ha scelto di destinare 200.000 euro a favore di un ente scelto in accordo con il Codacons, privilegiando iniziative in supporto delle donne vittime di violenza, un tema a lei particolarmente caro. Il Codacons sta attuando il progetto “Oltre il Silenzio”, finalizzato a sostenere le vittime di violenza di genere, e coinvolgerà la Ferragni in un evento nazionale.
In sintesi, Chiara Ferragni ha già affrontato e pagato 1 milione di euro di multa all’Antitrust relativo al pandoro e un’altra somma equivalente per le Uova di Pasqua. Con questo accordo, si aggiungono i 200.000 euro per le donne vittime di violenza e un’ulteriore somma non specificata per risarcire i consumatori rappresentati dal Codacons. Questo conclude una vicenda legale complessa per l’influencer, che ha mostrato un impegno verso cause sociali tramite le sue donazioni.